..E' una preghiera, io non voglio denari,
                       solo vino, allegria, calore delle mani..
                                                                  -BandaBardò-
                                            

un po' di musica..

giovedì 2 aprile 2009

Tutto col gioco,niente per gioco


'' L'uomo è pienamente tale solo quando gioca'' 
( Friedrich Schiller)

In questi pomeriggi passati a cercare di memorizzare vocaboli e vocaboli letti sul libro di anatomia mi è venuto da pensare a tempi più felici e da rimpiangere le vie di apprendimento ''alternative'' che ho percorso quando ero bambina.
Non finirò mai di stupirmi del fascino di uno strumento oggi ormai sempre più sottovalutato : il gioco.
Oltre ad aiutare a crescere più felici, il gioco è uno strumento che aiuta a trasmettere valori e ad apprendere in maniera,come dire..''inconsapevole''. 
Quando gioca, il bambino impara l'importanza delle regole perchè per divertirsi è necessario che '' giochi secondo le regole''. Sperimenta il valore della comunità e dell'impegno comune nel gioco di squadra e diventa consapevole di sè attraverso il proprio ruolo.Sviluppa la fantasia inventando storie e ambientazioni. Si fa nuovi amici. Condivide esperienze.Sviluppa la manualità.Conosce la natura.
Scopre i propri talenti e si misura con i suoi limiti.Sente la fatica.Vive all'aria aperta. Si sporca. Si mette in gioco.Cresce.E fa tutto questo divertendosi e a costo zero.O al massimo al costo di una palla.Bellissimo.

Si,perchè il gioco vero non è quello dei mega-set-super-colorati della pubblicità. Tutti cercano di incastrarci in qualche modo, perfino su questo. Per giocare basta poco. Anche costruire quello che serve per una battaglia indiani-cow boy e tutto l'armamentario che servirà per il gioco successivo può diventare un gioco.Un gioco dentro un altro gioco. Mamma mia.Sarà perchè mi piacciono i bambini e mi ci perdo parecchio.Sarà perchè, come dice qualcuno, ''ho l'animo bucolico''.Sarà perchè questa cosa mi affascina davvero.Ma per me è così che è.

Non c'è cosa più triste di un bambino che non sa o che non può giocare.E di un adulto che non si ricorda più come si fa.Sono convinta che continuare a giocare con i nostri fratellini, i nostri cugini, i vicini, i lupetti..fa più che bene anche a noi adulti..e ci aiuta a non far soffrire il bambino che c'è in noi..

2 commenti:

  1. Hai proprio ragione Linda.Giocare è molto importante e non solo per far crescere dei bambini ma anche per far tornare per un attimo bambini molti di noi.Infatti,continuamente di corsa e affannati, a volte dimentichiamo che ci sono cose più importanti dello studio e del lavoro,come per esempio l'amicizia,lo stare insieme e tutto ciò che ci circonda e che vediamo solo quando riusciamo a fermarci e a uscire dalla routine quotidiana.

    RispondiElimina
  2. giustissimo! ho imparato molte più cose giocando che studiando.

    RispondiElimina